Davide Battisti – Curriculum Vitae

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Una foto di Davide BattistiDavide Battisti nasce a Bibbiena (AR) il 5 febbraio 1990.

La gioventù – “Internet è il mio migliore amico”

Trovandosi a crescere in un paese con meno di cento abitanti nelle campagne di Arezzo mette a frutto la sua immaginazione costruendo gingilli e invenzioni in cortile. Usa da subito il computer ottenuto per la comunione, provando i software che acquista in edicola con le riviste specializzate. Toglie il rumore al modem 56k che usa per connettersi ad internet all’insaputa dei genitori. La sperimentazione è un tratto distintivo che si porterà dietro per tutta la vita.

Durante le medie apprende l’inglese dai videogiochi, di cui fa un uso compulsivo (abitudine che gli è rimasta tutt’ora). Sviluppa per forza di cose un’indole socievole, dovendo legare con i pochi ragazzi con cui è cresciuto.

Il Liceo: “Non è disagio giovanile, è allergia alla noia”

Arrivato al Liceo Scientifico Galileo Galilei di Poppi si appassiona alla musica rock, da cui attinge un gusto particolare per la contestazione che lo porterà a divenire rappresentante d’istituto nel corso dell’ultimo anno. Qui, nonostante la bassa propensione all’eccellenza negli studi nelle materie che non lo coinvolgono, segue tutti i corsi facoltativi: informatica (prova a sviluppare il suo primo sito per una discoteca con Frontpage), certificazione PET d’inglese (se la tira conoscendo i testi delle canzoni), disegno tecnico con AutoCAD (valuta anche se iscriversi ad Architettura).

L’Università – “Volevo diventare Enrico Mentana”

Affascinato dalla possibilità di arrivare prima di tutti sulle informazioni, e orgoglioso della sua attività politica a scuola, si iscrive al corso Comunicazione, Media e Giornalismo, Triennale di Scienze Politiche alla Cesare Alfieri di Firenze. Qui vive da solo, e apprende la sublime arte dell’arrangiarsi (nonché a cucinare come dio comanda).

Afflitto dalle poche attività pratiche proposte dall’Università inizia a collaborare con un mensile locale, e ottiene l’iscrizione all’albo dei Giornalisti Pubblicisti. Si segnalano anche due stage, uno presso l’ufficio stampa del comune di Scandicci, l’altro nella redazione online del quotidiano LaNazione. È qui che ha imparato a scrivere in modo preciso e veloce.

Nel mentre si impegna con l’associazione locale Stradafacendo a organizzare la Notte bianca nel suo paese natale (“la migliore della vallata”, secondo gli abitanti), ideando e costruendo le scenografie, e pubblicizzando l’evento.

Master – “Invece sono diventato Storyteller”

Laureatosi nei tre anni ordinari, sceglie di trasferirsi a Torino per seguire il Master in Storytelling & Performing Arts alla Scuola Holden. Segue il corso di Narrazione Crossmediale, e si interessa dell’attività di comunicazione per le aziende. Impara più che altro a mettere in discussione sé stesso e tutto ciò che lo circonda.

Lavoro – “Datemi un sogno e vi solleverò il mondo”

Al termine di un’orgia di letteratura, serie TV, film, teatro, videogiochi e attività digitali decide di provare a vivere usando la sua abilità di raccontare.

Inizia a farlo presso l’agenzia digitale Domino, dove lavora dal 2015 su progetti del mondo automotive, della comunicazione interna, del turismo, la sanità, e tante altre occorrenze per le quali si rinvia al portfolio.

Basti sapere che nel suo lavoro cerca di inserire sempre un punto di vista particolare, di pensare fuori dagli schemi e risolvere i problemi. Gli piace lavorare abbracciando a pieno la missione dell’azienda per cui opera, senza perdere mai di vista la traiettoria verso cui questa è lanciata, anzi tirando fuori idee per sospingerla. Le parole chiave sono motivazione, inclusione, fantasia. Tira fuori il meglio di sé quando si sente al centro di un progetto.

Trova difficoltà a riassumere il suo pensiero con una sola citazione, ma se deve sceglierne una allora prova a mettere insieme William Blake, Leopardi e The Doors:

If the doors of perception would be cleansed, everything would appear as It really is: infinite

 

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